Ho fatto moltissima fatica a scrivere questo post dedicato a Scrivere email, costruire relazioni di Annamaria Anelli. Mi capita spessa quando leggo un libro che mi piace particolarmente perché faccio fatica a scegliere gli aspetti che possano davvero rendere giustizia al testo.
L’intento del libro è condividere col lettore alcuni consigli che possono rendere le email uno strumento non solo per trasmettere informazioni, ma anche per costruire relazioni con chi sta dall’altra parte dello schermo. Come? Scegliendo le parole giuste, tenendo in grande considerazione il lettore, mettendoci dentro la propria voce e la propria personalità, così da non finire nel cestino dopo le prime tre righe.
Scelgo tre ottimi motivi per leggere questo libro, ma voi promettetemi che gli altri li scoprite da soli:
Il lettore al centro
Annamaria ribadisce in centicinquanta modi diversi facendo settordicimila esempi che al centro ci deve essere il lettore. È l’idea che pervade tutto il libro e la ritroverete in ogni capitolo.
Ad esempio, niente fuffa: dite quello che dovete dire, subito, bene, con parole chiare e umane. Direste mai “È nostro intendimento proporsi quindi all’attenzione di possibili soggetti finanziatori allo scopo di continuare a progettare e portare avanti nuove possibili collaborazioni”? E sopratutto se qualcuno lo dicesse a voi, a voce, non vi chiedereste “Ma che dice questo?”
E ancora, usare elenchi puntati, neretti, spazi bianchi, allineamento per facilitare la lettura.
Scrivere “umano”, scrivere gentile
Questo è un altro tema del libro: certe email ti fanno pensare che dietro ci sia un automa, senza identità né sentimenti. Invece le email dovrebbero dare l’impressione che dall’altra parte ci sia un essere umano, una persona, con nome, cognome e una voce. Anche tramite email si riesce a comunicare un certo calore, anche quando dovete dire di no a una proposta. Scegliendo le parole giuste e con un po’ di gentilezza anche un “no” può diventare una risorsa e lasciare una porta aperta.
Facciamo esercizio
Una cosa che mi piace poco dei manuali è spesso la presenza di tanta teoria e poca, pochissima pratica. Qui invece trovate testi riscritti ed esercizi da fare. Così potete vedere con i vostri occhi come questi consigli vengono messi in pratica.
Un libro utilissimo che consiglio a chi usa le email (ci sono cose per cui WhatsApp non è lo strumento migliore) e vuole ottenere il massimo da questo strumento, anche se il discorso è estendibile anche al resto della comunicazione scritta.
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